‘Gioco scaccia gioco, scacchi e dama contro le ludopatie’; a Livorno, nella terrazza Mascagni, i ragazzi di 41 classi delle scuole elementari si sono sfidati aguzzando l’ingegno. Ieri la prima tappa della finale, oggi la seconda. Un’esperienza speciale; ringrazio il Comune di Livorno, Michele Borghetti e Andrea Raiano per avermi invitato a partecipare.
Il cambiamento culturale di cui tanto parliamo e di cui tanto abbiamo bisogno parte proprio da qui. Questo progetto, realizzato nelle scuole, insegna ai più piccoli che è attraverso abilità e allenamento che si ottengono risultati e non inseguendo fortuna e false promesse. Preparazione mentale come antidoto alle dipendenze, che per i minori è insito soprattutto nei giochi online.
Gioco scaccia gioco sarà sostenuto e promosso dalla Regione Toscana. È stato inserito nel piano di contrasto al gioco d’azzardo patologico come azione di prevenzione. Il percorso, oltre che a Livorno, sarà esteso agli istituti comprensivi del Valdarno aretino e fiorentino e attuato attraverso l’associazione Libera.
Alla base della dell’azione di contrasto alla piaga del gioco d’azzardo deve esserci un’operazione culturale che ripristini prima di tutto un confine tra ciò che è vero e può funzionare e ciò che viceversa è menzogna e porta solo disperazione. Nel gioco, nello sport, nel lavoro, nella vita di tutti i giorni: dobbiamo insegnare alle nuove generazioni che è solo con impegno e allenamento che si raggiungano obiettivi. Di fronte al cinismo del nostro tempo è indispensabile saper riconoscere il vero dal falso.
Bentornati scacchi!