Ho accolto con grande soddisfazione la notizia del no da parte del Consiglio di Stato al ricorso di Toscana Aeroporti sulla nuova pista per l’aeroporto di Peretola. Si mette così un punto fermo su una vicenda che è da anni è al centro del dibattito e della polemica politica fiorentina e regionale. Ora si può finalmente ripartire a parlare di Parco della Piana. Si può soprattutto tornare a una programmazione del territorio che si preoccupi innanzitutto della situazione ambientale di un’area già fortemente compromessa e che tenga conto delle nuove sfide ambientali, di riconversione e di sostenibilità ecologica che dobbiamo affrontare. Questioni che con 2020aSinistra vogliamo raccogliere e portare come elementi centrali nella prossima legislatura e nell’azione politica del prossimo Consiglio regionale.
La decisione del Consiglio di Stato boccia un’opera, la nuova pista dell’aeroporto, che avrebbe sfruttato ulteriormente il territorio, con conseguenze dannose sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini della Piana fiorentina e di Prato. E che avrebbe anche impattato negativamente sui volumi di traffico dell’aeroporto di Pisa. Un’opera quindi inutile e dannosa, finanziata con ingenti risorse pubbliche, che non teneva conto delle criticità urbanistiche e dei flussi sulla città di Firenze e che passava sopra la tutela della salute pubblica, del territorio e delle comunità coinvolte. Territorio e comunità che oggi possono ben dire di avere vinto la loro lunga battaglia.