32 nello stabilimento di Testi a Greve in Chianti, 260 a livello nazionale. Sono i licenziamenti annunciati pochi giorni fa, senza alcun preavviso, da Cementir-Sacci.
Così, come se questi fossero solo dei numeri e non lavoratori, uomini e donne con le loro famiglie. Inaccettabile.
E solo pochi mesi fa la nuova proprietà aveva acquistato l’azienda annunciando un piano d’investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Per questo oggi anche i lavoratori di tutti gli stabilimenti della Cementir – Sacci erano in sciopero. In quello di Testi l’adesione è stata del 100% e molti di loro erano a Firenze per manifestare e difendere il proprio posto di lavoro.
Nell’incontro con i rappresentati dei lavoratori e i sindaci di Greve in Chianti e San Casciano, la Regione tramite Gianfranco Simoncini ha definito inaccettabile – appunto – il comportamento della società del gruppo Caltagirone, stigmatizzandone anche gli atteggiamenti antisindacali.
Ma soprattutto, da parte della Regione c’è la conferma a stare a fianco dei lavoratori, sostenendo la richiesta di apertura di un tavolo di confronto nazionale presso Ministero e dell’impegno a mettere in campo ogni azione per il futuro produttivo dello stabilimento e dei suoi lavoratori.