La città ha bisogno di una moschea. La comunità musulmana non ha un luogo in cui riunirsi e pregare. L’Amministrazione comunale ha il dovere di collocare queste funzioni nelle strutture e nei luoghi più adeguati, così come accade per esigenze analoghe o di diversa natura insite in tutte le comunità.
Sono favorevole al fatto che attorno a questo tema ci sia una discussione aperta alla cittadinanza, alla comunità islamica, alle amministrazioni coinvolte e limitrofe. Sono invece contraria al referendum per il semplice motivo che il rispetto delle diversità di culto è previsto nell’articolo 19 della Costituzione.
Non si è mai visto fare un referendum per la costruzione di un luogo di culto, di qualsiasi religione esso sia. Non dobbiamo inventarci niente: semplicemente rispettare la nostra Costituzione che così come tutela la professione delle diverse fedi religiose sancisce il dovere di rispettare le leggi del Paese in cui si vive.
A Firenze ci stiamo annodando su di una controversia inadeguata rispetto al tema che abbiamo davanti e dunque alle complessità che la contemporaneità ci chiede di affrontare. Abbiamo la fortuna di avere un imam che dimostra capacità di relazione e di ascolto nei confronti della città. Ma nonostante questo il tema della costruzione della moschea continua a non avere fine e a non trovare una soluzione effettiva.