Ieri il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini ha illustrato in conferenza stampa, insieme all’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, il piano di investimenti relativo alle infrastrutture e alle opere strategiche in Toscana.
Tra queste, rientrano lavori importanti per opere attese e di grande rilievo per il nostro territorio: come quelli sulla SS67 Tosco-Romagnola, per il completamento dei lavori sul tratto Girone Anchetta Compiobbi, la cui conclusione è prevista entro giugno.
E soprattutto ci sono i 55 milioni di euro, da appaltare entro il 2017, per la realizzazione della variante di Vallina con i due ponti sull’Arno, e i 75 milioni di euro previsti per l’appalto 2018 dei lavori nel tratto S. Francesco Dicomano.
Si va quindi a delineare, con la collaborazione tra Governo e Regione Toscana, un quadro di opere infrastrutturali che, integrandosi a vicenda, potranno finalmente dare risposte alle necessità di mobilità del territorio, anche in prospettiva futura.
Oltre a questo, sono state affrontate alcune questioni legate al nodo fiorentino dell’alta velocità, e mi fa piacere che, così come nelle istanze del territorio, anche da parte del viceministro e dell’assessore Vincenzo Ceccarelli siano state usate parole che, da una parte, chiedono a Ferrovie dello Stato di fare chiarezza sul futuro e sugli obiettivi per Firenze, e dall’altra ribadiscono la necessità di una stazione passante dedicata ai treni ad alta velocità, e il fatto che la priorità, nelle decisioni di Governo e Regione, spetta al traffico passeggeri regionale, quello dei pendolari, degli studenti e dei lavoratori.