Mi prenderò cura della Toscana
un nuovo modello di sviluppo sostenibile
Ambiente
Bilancio zero di emissioni climalteranti
Niente sarà più come prima e l'ambiente dovrà essere al primo posto nei prossimi 5 anni di governo della Toscana.
Ci impegneremo a fondo contro il cambiamento climatico, per una Toscana a bilancio zero di emissioni di gas serra. Come?
Per esempio con il reddito energetico, che significa permettere ai cittadini meno abbienti di installare pannelli fotovoltaici senza spesa e dare così energia pulita a basso costo alle famiglie in difficoltà. Con edifici più efficienti nei consumi. Con le comunità energetiche, per favorire in tutta la regione l'auto produzione, la distribuzione e il consumo di energie rinnovabili.
Economia Circolare
Più recupero, meno inceneritori
Toscana da Bollino rosso! Produciamo oltre 600 kg per abitante di rifiuti urbani, una media tra le più alte d’Italia!
Andare verso una vera economia circolare significa riusare gli oggetti, riciclarli, selezionare i diversi materiali. E alla fine smaltire correttamente il poco che avanzerà. Quindi No agli inceneritori in Toscana: favoriscono la produzione di rifiuti invece che spingerci a ridurli. Si può fare.
Qualche semplice idea? Eccone due.
Una legge sul vuoto a rendere e sostenere i comuni a passare al porta a porta e alla tariffazione puntuale: meno rifiuti produciamo meno spendiamo!
Rigenerazione Urbana
Rigenerazione urbana: no a nuovi mattoni, sì ad alberi e habitat
Le città sono luoghi da vivere, non merce, soggetta alla rendita e al consumo.
Il principio “consumo zero di suolo” è già patrimonio della Regione Toscana. Ma non basta. Non abbiamo bisogno di nuove case, ce ne sono anche troppe e vuote. Abbiamo bisogno di valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, per sostenere la residenza, anche nei centri storici. E i terreni liberati dal cemento devono tornare alle funzioni ecologiche che svolgevano prima di essere edificati. Quindi no a nuovi centri commerciali.
Abbiamo bisogno di alberi, ne vogliamo piantare 1 milione, per creare «isole di fresco » nelle nostre città surriscaldate e anche di habitat naturali diffusi, per la nostra salute e l’equilibrio ambientale.
Agricoltura sostenibile
Per la salute della terra e dell’uomo
L’agricoltura biologica rappresenta un’opportunità di lavoro oltre che un presidio alle funzioni ecologiche e alla bellezza del territorio toscano. La sua promozione e il suo sviluppo sono poi strettamente connessi anche con le esigenze di salute della popolazione: in fondo siamo quello che mangiano. Un cibo buono, naturale, locale è una priorità, non un lusso. Sosteniamo per questo un piano di facilitazioni all’agricoltura biologica, soprattutto dei piccoli agricoltori. Anche prevedendo un supporto economico per le aree interne e montane.
Beni comuni
Una legge regionale per la ripubblicizzazione del servizio idrico
La gestione dell'acqua non può essere appaltata ai privati. E' troppo importante per la vita di tutti noi. Acqua pubblica vuol dire anche completamento del ciclo dell'acqua. Dopo l'uso l'acqua non può essere semplicemente riversata, anche se depurata, in mari e fiumi. E' uno spreco. Possiamo invece riusare le acque depurate per usi appropriati, anche per far fronte ai fabbisogni crescenti questa risorsa. Occorrono per questo una gestione pubblica e investimenti idonei, che potranno anche creare nuovo lavoro.
Trasporti
Muoversi meno, muoversi meglio
Che bello se in ogni angolo della Toscana tutti i servizi fossero intorno a noi, raggiungibili in massimo 15 minuti.
Favorire i servizi di prossimità vuol dire evitare spostamenti inutili, tante emissioni in meno, tanto tempo in più per tutti.
E quando invece dobbiamo spostarci, per studio, per lavoro, per piacere, ci vuole un sistema efficiente, in tutta la Toscana.
Questo vuol dire rafforzare e incentivare il Trasporto pubblico, compresa la rete ferroviaria locale. E poi sostenere lamobilità sostenibile, con piste ciclabili più lunghe e più sicure.
Nuove infrastrutture
Sostenibili anche nei costi
La Toscana ha bisogno di nuove infrastrutture, ma sostenibili nei costi e per l’ambiente.
Per connettere meglio tutta la Toscana, dall’interno alla costa.
Con rigorose valutazioni d’impatto non solo ambientale, ma anche climatico e sanitario.
Entro il 2030 in Toscana dovremo essere capaci di assorbire tutta l’anidride carbonica che produciamo: infrastrutture e nuovi progetti vanno collegati a questa strategia di bilancio zero di emissioni climalteranti.
E abbiamo l’obbligo di verificare la fattibilità economica di ogni singola opera: per aver cura della Toscana, delle sue risorse economiche e di quelle ambientali.
Parchi e aree protette
Risorse di natura e di lavoro
C'è in giro una grande domanda di natura e naturalità. E ci sarà ancora di più nel dopo-Covid.
I nostri parchi, le nostre aree protette, non sono solo belli, sono anche giacimenti occupazionali. Possono diventare una risorsa per il lavoro, se opportunamente tutelati e valorizzati. Non aree chiuse, quindi, ma aperte alle esperienze, specialmente dei giovani e del mondo delle associazioni. E tutto intorno ai parchi ci sono aree da valorizzare, con la costruzione dei Distretti Agricoli Biologici e marchi di qualità delle produzioni tipiche, per rilanciare borghi e territori anche nelle aree marginali della nostra regione.
salute, istruzione e cultura al centro
Sanità e welfare
Un servizio pubblico, universale e facilmente accessibile
Il sistema sanitario e di welfare della Regione Toscana ha bisogno di una verifica e di una riforma significativa, ancora più necessaria dopo l’emergenza Covid-19. Per ribadire il suo carattere pubblico, universale e solidale.
Chiediamo risposte di salute costruite intorno a noi, per sapere con esattezza dove andare per averle, possibilmente il più vicino possibile.
Una salute che non si costruisce solo negli ospedali, che sono un punto di eccellenza per le cure necessarie e non la prima tappa del percorso di salute.
Prevenzione, e nuovo modello di assistenza degli anziani e delle persone con disabilità saranno al primo posto.
Istruzione, educazione permanente e ricerca
Da zero anni in su una scuola per superare le disuguaglianze
Servizi per l'infanzia: il problema delle liste di attesa si risolve rilanciando il servizio pubblico nella fascia 0-3 anni. L'accesso ai nidi deve essere garantito a tutti.
Abbandono scolastico: un programma decennale straordinario per contrastarlo e un sostegno al proseguimento del percorso scolastico, in particolare per i giovani in condizioni di maggiore disagio economico e sociale
Edilizia scolastica, un piano per il ritorno a settembre all’attività didattica in presenza e per realizzare strutture scolastiche innovative, sostenibili e sicure.
Alta formazione e ricerca: collaborazione tra ricerca, università e imprese culturali.
Formazione permanente: non solo a supporto delle imprese ma anche per anticipare i nuovi bisogni del mercato del lavoro e riqualificare i lavoratori
Cultura accessibile e di qualità
Garantire la qualità della cultura
Tenere insieme qualità della cultura e qualità del lavoro culturale, spesso sinonimo di precariato.
Le istituzioni culturali del territorio non sono meri attrattori di turisti e consumatori: va rinnovato il legame con il territorio, le scuole, l’associazionismo per costruire reti di diffusione, scambio e promozione dell’offerta culturale per tutti i Toscani.
priorità a lavoro e diritti
Lavoro, giovani e sviluppo economico
La Toscana dei lavoratori e delle lavoratrici al centro delle priorità
La Toscana dei lavoratori e delle lavoratrici sarà al centro delle nostre priorità.
Occorre un nuovo patto per creare lavoro, tutelando al tempo stesso ambiente e territorio. Per esempio con un grande piano contro il dissesto idrogeologico, per la riqualificazione dei centri urbani e rurali e per le aree interne e montane.
E poi lotta alla precarietà, perché tutti hanno diritto a un lavoro dignitoso e stabile. Con particolare attenzione alle donne, che stanno già pagando il prezzo più alto del dopo covid.
Attenzione ai giovani: attraverso il rafforzamento del progetto “Giovanisì”, l’obiettivo è quello del pieno impiego dei giovani trasversalmente a tutti i settori.
Diritto alla Casa
Tutti devono poter avere un tetto sotto cui stare
Per questo ci vogliono
più case popolari
abitazioni sociali convenzionate
incremento del patrimonio residenziale pubblico grazie alla riqualificazione e al recupero di immobili esistenti
modelli funzionanti di housing sociale,
perché non si tratta solo di dare una casa a chi non ce l’ha, ma anche di rispondere al bisogno di relazioni, comunità, di supporto all’autonomia.
Diritti, politiche di genere e di integrazione
Una Toscana di tutte e di tutti
La Toscana è terra di diritti umani e di cittadinanza.
Siamo contro ogni discriminazione razziale, di genere e per orientamento sessuale.
Sosteniamo il buon modello toscano di accoglienza diffusa dei richiedenti asilo, ma accogliere non basta: occorre investire di più nelle politiche attive di integrazione dei migranti.
Contrasto alla violenza sulle donne, con la doverosa tutela delle vittime e dei loro figli, ma anche con la prevenzione e con l'educazione. Bisogna farla finita con tutti gli stereotipi di genere, per cambiare radicalmente una cultura che ancora tende a relegare le donne in ruoli marginali se non subordinati.