Servizio sanitario pubblico: la migliore risposta alla riduzione delle disuguaglianze.

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Servizio sanitarioUniversalità, sostenibilità e irrinunciabilità del Servizio sanitario pubblico: la migliore risposta alla riduzione delle disuguaglianze.  Dalla Toscana e dalla sinistra deve venire un chiaro segnale in questa direzione, al di là di soluzioni parcellizzate alla ricerca di un facile consenso.

A Firenze abbiamo discusso di «Regionalismo differenziato e Servizio Sanitario Nazionale». Su invito del Forum per il Diritto alla Salute, nel corso del Convegno (16 febbraio 2019)  sono intervenuti rappresentanti del Forum, del Coordinamento Democrazia e Costituzione, il Consigliere regionale Paolo Sarti (Sì Toscana a Sinistra), vice Presidente della Commissione sanità, oltre che Medici, Docenti Universitari, Sindacalisti.

Molto animata la discussione alla Tavola Rotonda «Contrasto alle disuguaglianze e Politiche regionali», alla quale ho portato il mio contributo.servizio sanitario

Sono infatti convinta che da sinistra dobbiamo ripartire con forza dal tema della riduzione delle disuguaglianze. Questo anche in forte contrasto con una visione, come quella espressa appunto dal dibattito sul regionalismo, che punta a un facile consenso, rincorrendo soluzioni parcellizzate, ognuno a casa propria. Il tema di fondo è invece un altro. Dobbiamo partire da problemi che sono reali – in Sanità è sicuramente tale la carenza di organico – e farne una grande questione nazionale. Dobbiamo porre al centro del dibattito la questione di fondo: il servizio sanitario deve rimanere pubblico e può farlo perchè è sostenibile ed è la migliore risposta all’esigenza di riduzione delle disuguaglianze. Così rispondiamo davvero ai bisogni dei cittadini, senza rincorrere il facile consenso delle soluzioni fatte in casa.

Questo è per me ciò su cui la Toscana e la Sinistra possono e devono dare il loro contributo: uno slancio e un rinnovato dibattito sulla centralità e irrinunciabilità di un servizio sanitario pubblico e universalistico.

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